Ciao Amante,
la tua domanda è legittima, e richiederebbe molto tempo per ottenere una risposta esauriente. Forse non sono nemmeno in grado di offrirtela; ammetto che anche io mi sono posta la stessa domanda molte volte. Per questo forse la risposta emergerà nel tempo, se vorrai concedermelo, se riusciremo a scriverci ancora.
Ti posso assicurare che amo i ragazzi - vi amo profondamente. Forse per questo amo anche quello che volete nascondere dietro la solidità della vostra forza virile, del vostro carattere, della vostra vita professionale. Se tu potessi vedere la paura e l'umiliazione che si dipinge negli occhi di un ragazzo quando il dolore ai genitali lo devasta dentro, o quando ha paura di doverlo subire ancora - scopriresti qualcosa di davvero sublime. C'è una verità assoluta, sincera, sorda ad ogni compromesso, che traluce nel vostro sguardo. E' una verità intima, che forse vi vergognate voi stessi di sentire dentro, quando non siete costretti a viverla. La vostra fragilità è di un candore e di una bellezza che non ha eguali. Forse ha qualcosa da spartire con la solitudine interiore, forse qualcosa con la paura della morte, con l'impossibilità di riprodurvi, di sentire che la vita potrebbe proseguire in qualcosa che esce dalla vostra carne. Forse da sempre cercate di nascondere questa evidenza con l'eternità dei vostri prodotti - scienza e arte sono un prodotto maschile, ammettiamolo.

Ora però devo scappare. Fammi sapere se il tema ti interessa. Avrai anche un nome normale, vero?

Un bacio,
Leti